1. Ametistas 2017, Mani di Luna
Un Grechetto davvero insolito che merita di essere bevuto svuotando la mente dagli stereotipi legati a questa varietà d’uva. Una vinificazione complessa, diversi passaggi che culminano nella macerazione sulle bucce prolungata fino ai 10 mesi. Un corpo esteso nella sua complessità, per questo consigliamo di assaggiarlo fresco ma mai freddo.

2. Ribolla gialla 2017, Ronco Severo
Un nome garanzia di qualità quello di Stefano Novello. Ribolla particolarmente fresca e resinosa, si accompagna a una bevuta lenta che lascia spazio all’ossigeno di aprire il vino e alla mente di immaginare un piatto di formaggi di media stagionatura con cui la mineralità della Ponca friulana (terreno marnoso-argilloso) si fonde per un solido sposalizio.

3. Mezzelune 2017, Ca’ dei Quattro Archi
Il mosto di Albana resta a contatto con le sue sue bucce per 55 giorni, tempo che serve a restituire al vino tutta la parte radicale di piante vecchie di 30 anni sulle colline di Imola. Consigliamo di ossigenare bene il vino prima del consumo, non si apre al primo sorso, ma sorprende per la sua evoluzione nel bicchiere.